Pubblicato il da Alessio Ippolito - Ultimo aggiornamento il
Come diventare trader: Da Zero a PRO
É davvero possibile diventare trader anche se si parte realmente da ZERO? La risposta è si!
Tutto questo a patto che si sia effettivamente disposti ad imparare questa attività con abnegazione, studio e sacrificio, con la giusta mentalità e seguendo dei passaggi ben precisi.
Il revisore di Investireinborsa.org
Al momento non esiste una vera e propria scuola, Università o un master che formino precisamente persone preparate a occuparsi di trading online, per conto proprio o con capitale di terzi; il percorso va impostato in proprio, tenendo a mente gli insegnamenti dei professionisti che lo hanno già fatto.
In questa guida parleremo, in modo approfondito ma comprensibile da tutti, di come si diventa trader. Che tu voglia fare trading di professione o come occupazione part-time, ci sono 7 step ben definiti che dovresti seguire per non commettere passi falsi.
Oltre a citare i passaggi da seguire e il materiale più importante da studiare, parleremo di come fare pratica. Per questo ti può essere utile aprire un conto demo gratuito su eToro, in modo da avere un simulatore di trading gratuito con cui esercitarti senza rischiare il tuo capitale.
Come diventare un trader online – Introduzione:
⏳ Quanto tempo occorre: | Da 30 ore a 2-3 anni |
📖 Dove studiare: | Elenco di risorse consigliate |
💰 Quanto serve per iniziare: | Gratis (demo) // 200€ (reale) |
📈 Dove fare pratica: | Conto demo di eToro / Capital.com / Fp Markets |
🛑 Ci sono truffe: | Sì (corsi fuffa e piattaforme truffaldine) |
🤑 Quanto si guadagna: | Dipende dalla propria abilità |
Da cosa si guadagna: | Plusvalenze, cedole e dividendi |
Cosa significa diventare trader?
Quando si parla di “diventare trader” bisogna contestualizzare l’obiettivo del percorso. Per alcuni, diventare trader significa semplicemente essere in grado di allocare i propri risparmi mensili su alcuni strumenti finanziari per far crescere il capitale nel corso del tempo. Questo è il tipico approccio dell’investitore privato che ha ambizioni di lungo termine, e non è connesso al trading speculativo.
Per altri, diventare trader significa occuparsi a tempo pieno di questa attività e vivere di ciò che si riesce a ottenere facendo operazioni di breve termine sui mercati. Questo richiede un livello di conoscenza dei mercati decisamente superiore, per cui anche un percorso di formazione e di pratica più lungo.
Se bastano poche righe per descrivere ciò che un investitore di lungo termine deve sapere per investire i propri risparmi, sul trading speculativo sono state scritte montagne di libri. L’investimento fa lavorare il capitale, mentre nel trading attivo sono soprattutto il tempo e la capacità impiegate dal trader che fanno la differenza.
Operare questa distinzione è fondamentale per porsi degli obiettivi realistici. Se hai 2-3 ore a settimana da dedicare alle tue operazioni di Borsa, e il tempo che puoi destinare alla formazione è poco, allora non dovresti nemmeno considerare la strada del trading speculativo sul breve termine. Se invece intendi dedicarti con anima e corpo allo studio dei mercati e punti a farne una carriera, allora potresti prendere in considerazione il trading speculativo.
Come diventare un trader online oggi
Il percorso più lineare ed efficace per diventare trader è evoluto nel corso del tempo con il miglioramento tecnologico delle piattaforme. Oggi è raro che un percorso accademico, come la laurea in Economia -incluso il percorso in “Banca, Borsa e Assicurazione”- offrano le basi necessarie per operare sui mercati finanziari. La maggior parte delle risorse formative pratiche sono disponibili nei libri tematici o nei corsi online.
Parlando di corsi online, una risorsa particolarmente consigliata sono i corsi gratuiti di Capital.com (li trovi sul sito ufficiale del broker), in cui vengono spiegati step-by-step tutti i concetti necessari per comprendere la Borsa. Imparare da un broker online, cioè da una società specializzata proprio nell’intermediazione tra utenti e mercati, è sempre un buon punto di partenza.
La formazione è indubbiamente il primo step da affrontare e il più essenziale. Inoltre non è qualcosa che finisce: una volta che si inizia a imparare, si continua e non si dovrebbe mai smettere. Questo vale sia per i fondamentali dei mercati finanziari, sia per tutte quelle informazioni che hanno una rilevanza momentanea in base alla situazione attuale delle Borse.
Subito dopo la formazione, un altro aspetto essenziale è la pratica. Per questo serve operare con un conto demo, cioè un account in cui tutte le operazioni di compravendita si svolgono con denaro virtuale senza rischiare il tuo capitale reale.
Da ultimo bisogna affrontare la grande transizione, quella tra conto demo e conto reale: qui avrai modo di scoprire quanto sia impattante la psicologia sul trading, perché le operazioni che vengono naturali con il capitale virtuale diventano inizialmente un’altalena emotiva quando le si fa con soldi veri.
Tutto questo percorso, se fatto bene, ti porterà a diventare un trader efficace e competente che investe con consapevolezza il suo denaro. Abbiamo organizzato tutto questo processo in 7 step pratici che puoi iniziare da subito.
#1 – Occorrente: cosa serve per diventare trader
Ogni percorso di apprendimento, incluso quello che ti porta a diventare trader, richiede delle risorse iniziali. Non si parla necessariamente di denaro: tempo, competenze, strumenti e il giusto approccio mentale sono tutti fattori da prendere in considerazione.
Cominciando dal fattore tempo, questo varia molto a seconda dei tuoi obiettivi. Se stai cercando di diventare un investitore che punta al lungo termine e alle operazioni poco speculative, allora 30-40 ore di formazione dovrebbero bastare per acquisire tutto il bagaglio di conoscenze che ti serve.
Se invece stai puntando a diventare un trader a tempo pieno, magari anche un trader di professione che collabora con fondi d’investimento, normalmente sono necessari 2-3 anni e 4-500 ore tra pratica e formazione prima di essere pienamente qualificato. Come puoi notare, la forbice è molto ampia.
Parlando di competenze, puoi anche partire da zero e formarti totalmente ex novo. Tuttavia ci sono alcune capacità che potrebbero aiutarti: conoscere l’inglese, ad esempio, è ottimo per poter studiare libri e corsi che non sono stati tradotti in italiano; sapere le basi della statistica ti aiuterà con l’analisi tecnica, un tipo di approccio alle previsioni finanziarie che si basa sui numeri; infine, essere bravo a cercare e reperire informazioni online ti faciliterà molto il percorso.
Da utlimo, una risorsa che vale la pena di menzionare è il denaro. Ovviamente quando inizi a investire devi essere consapevole che maggiore è il tuo capitale, maggiori saranno i ritorni potenziali: con un ritorno del 15% su 10.000€ si guadagnano 1.500€, mentre con un ritorno del 5% su 100.000€ si guadagnano 5.000€.
Per fare un deposito valido con dei broker di qualità, come FP Markets (qui per il sito), oggi bastano 100-200€. Fino ai 10.000€, però, si rimane comunque in una situazione in cui investire non è strettamente essenziale. Va bene farlo per iniziare ad avvicinarsi a questa importante attività, ma finché non si mette da parte un capitale più sostanzioso gli investimenti non hanno un grande impatto sulla propria economia domestica.
#2 Formazione – Cosa studiare
Tra tutti gli step di cui abbiamo parlato e di cui parleremo, la formazione è quello che determina di più il successo di lungo termine di un trader. Formarsi da fonti autorevoli, studiare abbastanza e continuare a farlo nel corso del tempo è il fattore più critico per raggiungere risultati nel trading; allo stesso tempo, è anche il fattore che viene più facilmente trascurato.
Prima ancora di dove studiare, la domanda fondamentale è cosa studiare. Il mondo degli investimenti è ampio e perdere la bussola è facile. Tanto per cominciare, è importante avere delle nozioni di base di finanza personale. Questo per poter inquadrare il ruolo degli investimenti nel quadro più ampio della gestione dei soldi nella propria vita.
La formazione specifica, invece, comincia con le basi delle Borse: cosa sono le azioni, le obbligazioni e le Borse Valori, perché esistono gli strumenti finanziari e come scegliere una buona piattaforma di trading. Quest’ultimo è uno step da non sottovalutare, perché poter contare su un broker valido come eToro (qui per provarlo gratis) significa partire subito con il piede giusto.
Subito dopo aver imparato le basi, è utile concentrarsi sugli aspetti di microeconomia e macroeconomia che regolano tutto il mondo della finanza. La microeconomia riguarda lo studio di domanda e offerta, di tutti gli elementi che possono influenzare l’una o l’altra, e infine come il loro incontro determini un prezzo di equilibrio; la macroeconomia invece ti aiuta ad analizzare l’economia attraverso dati numerici come il PIL, il tasso di inflazione, l’andamento della disoccupazione e così via.
A questo punto, se il tuo obiettivo è investire sul lungo termine e coltivare i tuoi risparmi a poco a poco, dovresti concentrarti sullo studio degli indici e degli ETF. Noterai che per un investitore privato, la scelta più sicura a lungo termine è parcheggiare la liquidità in strumenti molto diversificati che replicano l’andamento dei mercati senza tentare di batterlo.
Se invece hai ambizioni più speculative, lo step più lungo della tua formazione sarà quello dedicato all’analisi tecnica e all’analisi fondamentale. Questi sono i due approcci più diffusi con cui elaborare delle previsioni sull’andamento a breve termine dei mercati.
Dove studiare per diventare trader
Ora che abbiamo dato una sequenzialità agli argomenti da studiare per diventare trader, vediamo anche quali siano le risorse che ti possono aiutare di più a imparare concretamente. Come accennavamo all’inizio, sia i libri che i corsi online possono offrire molto valore in cambio di prezzi contenuti o addirittura gratis.
I libri più consigliati per chi vuole diventare un trader di lungo termine, intento a coltivare i propri risparmi senza fare operazioni speculative, sono:
- The Millionaire Next Door
- A random walk down Wall Street
- The intelligent investor
Mentre per chi vuole adottare un approccio più complesso e speculativo, consigliamo:
- One up on Wall Street
- Technical Analysis of the Financial Markets
- Trading in the Zone
Tutti questi libri sono stati scritti da figure iconiche del mondo degli investimenti e hanno saputo resistere alla prova del tempo, educando generazioni di investitori. Puoi prenderli come degli spunti di base: una volta che avrai finito di leggerli, siamo certi che avrai trovato degli argomenti che vorrai approfondire scegliendo dei nuovi titoli più specifici.
Parlando di corsi online, invece, le risorse migliori in questo caso non sono create da singoli autori ma dai broker online. I broker sono le società che permettono agli investitori di comprare e vendere strumenti finanziari, attività che per l’appunto oggi viene svolta quasi esclusivamente in via telematica.
I broker online autorizzati da Consob, oltre a essere servizi sicuri e monitorati dalle autorità di vigilanza, spesso offrono degli ottimi corsi per principianti. Il broker investe sui corsi con l’obiettivo di attirare nuovi clienti, e dall’altra parte i clienti ottengono la possibilità di formarsi gratis su risorse di valore.
I corsi che consigliamo di più tra quelli offerti dai broker online sono:
- eToro Academy (vai al sito): la sezione di eToro interamente dedicata alla formazione dei clienti, dove trovi decine di guide e di video divisi per argomenti e per livello;
- Capital.com e Investmate (vai al sito): il broker che riteniamo più efficace in assoluto sotto il profilo formativo, avendo addirittura realizzato una sua app gratuita che insegna la finanza in pillole e mette alla prova la tua comprensione con quiz e piccoli test pratici.
In ogni caso, anche su Youtube e su siti come uDemy e Coursera potrai trovare altro materiale interessante per imparare il trading. In questo caso i corsi sono solitamente a pagamento, ma vale la pena di fare un piccolo investimento per imparare qualcosa che può avere un grande valore.
#3 Fare pratica con il conto demo
Per diventare trader è importante dare spazio alla pratica, non soltanto alla teoria. Un tempo questo era l’aspetto più critico per chi voleva imparare a investire, dal momento che tutti gli errori dovuti all’inesperienza si pagavano con il proprio capitale. Oggi per fortuna abbiamo il trading online demo, una modalità di operare sui mercati che funziona come un simulatore.
Il conto demo normalmente viene offerto da tutti i principali broker online come parte integrante dei propri servizi. Non si paga per registrarsi né per utilizzarlo, e se il broker offre un conto demo di qualità non si hanno limiti all’operatività. Il nostro preferito in assoluto è quello di eToro (puoi aprirlo gratis qui in un minuto): basta scegliere un nome utente, una mail e una password per attivare subito il conto demo con 100.000$ virtuali.
Facendo pratica con il conto demo hai la possibilità di mettere alla prova tutto ciò che hai studiato. Puoi sperimentare nuove strategie, testare delle versioni diverse di quelle che conosci già, oppure mettere alla prova le tue capacità di costruire algoritmi di trading. Di solito questo punto e il precedente viaggiano di pari passo: un po’impari, un po’metti alla prova, in uno scambio continuo di teoria e pratica.
Il conto demo è realistico in quasi tutti i suoi aspetti: le commissioni sono uguali a quelle di un conto reale, i prezzi degli strumenti finanziari si aggiornano in tempo reale e puoi accedere a tutti gli strumenti di analisi tecnica presenti sulla piattaforma. L’unica cosa che cambia, nella pratica, è la liquidità: in situazioni di alta volatilità, con un conto reale non è detto che i tuoi ordini vengano eseguiti al prezzo che hai richiesto. Con il conto demo, invece, l’esecuzione degli ordini è impeccabile.
Fatto salvo per questa piccola differenza da tenere a mente, conto demo e conto reale sono pressoché identici. Per questo il conto demo rimane uno degli strumenti più efficaci e più utili in assoluto per diventare trader.
#4 Diventare trader con denaro reale
Il conto demo è un’ottima risorsa, ma si diventa dei trader a tutti gli effetti quando si passa al conto reale. Per la prima volta metterai in gioco il tuo capitale sui mercati finanziari e per la prima volta avrai modo di sperimentare l’impatto che la psicologia può avere sul trading. Anche se gli strumenti finanziari, i grafici e i prezzi rimangono gli stessi, avere a che fare con i tuoi risparmi veri e propri cambia il modo in cui vivi il trading.
Nel passaggio tra conto demo e conto reale ci sono due elementi chiave da tenere in considerazione. Il primo è la scelta del broker: quando utilizzi un conto demo, la piattaforma non fa tantissima differenza. Noi suggeriamo comunque di iniziare usando subito un conto demo serio, ma anche se non ti rivolgessi a una piattaforma eccellente potresti comunque fare pratica senza troppi problemi.
Quando si passa ai soldi veri, la scelta del broker è determinante. Trovare una piattaforma seria, con costi ridotti, che offre tutti gli strumenti di analisi che ti servono e tutti gli strumenti finanziari che vuoi negoziare diventa insindacabile. Per questo ti consigliamo di valutare con attenzione dei broker come eToro e Capital.com, entrambi riconosciuti come servizi estremamente affidabili, convenienti e semplici da utilizzare. Noi stessi li usiamo per la gran parte delle nostre operazioni d’investimento.
Il secondo elemento chiave per un passaggio efficace tra demo e conto reale è il sangue freddo. Quando guadagni o perdi denaro virtuale, concretamente nella tua vita cambia poco; quando si passa ai soldi veri non è così facile rimanere impassibili di fronte a quello che succede. Ecco perché il nostro consiglio è quello di iniziare con piccole somme, magari il 5-10% del capitale totale che vorresti investire, in modo da acclimatarti al conto reale.
Una volta che ti senti tranquillo nell’investire le somme che hai sul conto, potrai a poco a poco aggiungere altro capitale e arrivare alla cifra totale che vuoi investire. Un errore comune di molti aspiranti trader è depositare subito tutto il capitale in un unico accredito, rimanendo poi in balia delle emozioni a ogni posizione aperta.
Come evitare truffe
Quando passi al conto reale diventa estremamente importante che il tuo broker non sia soltanto conveniente e semplice da usare, ma anche e soprattutto sicuro. Purtroppo il mondo del trading online è disseminato di truffe: lo è stato fin dai suoi albori e continuerà a esserlo, per cui è essenziale che tu riesca a tutelarti da solo conoscendo in principio le misure di sicurezza necessarie.
La differenza sostanziale tra le piattaforme truffaldine e le piattaforme sicure è che quelle sicure sono regolamentate in Europa e autorizzate da Consob. Ogni broker online, per operare legalmente in Italia, deve ottenere un’apposita licenza nello Spazio Economico Europeo e venire poi approvato da Consob. Tutti i broker che consigliamo su InvestireInBorsa.org rispettano questi requisiti. Di seguito trovi l’elenco dei migliori:
Oltre alla sicurezza in senso stretto, ci sono altri elementi che dovresti tenere in considerazione. Anche tra i broker autorizzati da Consob, infatti, ci sono grandi differenze in termini di qualità. Alcuni elementi da considerare per fare la tua scelta sono:
- Costi e commissioni di intermediazione;
- Quantità di strumenti finanziari negoziabili;
- Facilità di utilizzo della piattaforma;
- Numero e qualità degli strumenti di analisi tecnica;
- Presenza di servizi aggiuntivi (segnali di trading, formazione, ecc.);
- Completezza della versione mobile della piattaforma;
- Eventuale presenza di costi nascosti, come le commissioni di inattività o i cambi svantaggiosi tra euro e dollaro quando compri azioni americane.
Il nostro elenco di broker consigliati tiene in considerazione tutti questi elementi, ed è sempre aggiornato in base ai trend di mercato. In qualunque momento tu stia visitando questa pagina, nella nostra tabella troverai sempre un elenco aggiornato e preciso dei broker online che in questo istante ti offrono gli strumenti migliori per diventare trader.
#5 Fare il dollar cost averaging
Sia che tu abbia già un sostanzioso capitale da parte, sia che tu voglia rimpolpare il tuo conto di mese in mese con i risparmi, è importante avere un piano per gestire i depositi a intervalli regolari. Aprire il conto reale non significa che dovresti immediatamente versare tutto il capitale che intendi investire.
Questo concetto è noto nel mondo della finanza come dollar cost averaging: viene utilizzato da tutti i grandi investitori, ma è stato reso famoso da Warren Buffett in particolare. L’obiettivo del dollar cost averaging è fare in modo che il tuo portafoglio risenta di meno delle fasi di mercato, bilanciando i periodi di espansione e quelli di recessione dell’economia.
Come probabilmente già saprai, in Borsa si alternano periodi di crescita e periodi di recessione. Anche se puoi esercitarti per cercare di affinare il tuo modo di fare previsioni, nessuno sa con certezza cosa potrebbe provocare la prossima recessione o quando arriverà. Ti basta ripercorrere con la mente alcuni episodi storici per accorgerti che è proprio così:
- Fino a una settimana prima del crac Parmalat, JP Morgan e Bank of America raccomandavano ai loro clienti di acquistare le azioni della società in quanto “i fondamentali erano buoni”;
- Nel 2008 tutti gli investitori, inclusa la Federal Reserve, erano convinti che lo stato di salute del mercato immobiliare americano fosse impeccabile;
- Se nel 2019 avessi previsto che l’anno successivo sarebbe arrivata una pandemia, nessuno ti avrebbe preso sul serio.
Il fatto che questi eventi siano inattesi e imprevedibili è il motivo per cui il dollar cost averaging è un concetto così importante. Se entri sul mercato regolarmente, a poco a poco, bilanci le fasi di mercato in cui investi. Nel lungo termine avrai statisticamente investito sia nei momenti migliori, al fondo di una recessione e poco prima di un forte rialzo dei mercati, sia nei momenti peggiori, come il giorno prima di un crac di Borsa.
Questo concetto è meno importante per gli speculatori, in quanto chi opera sul breve termine potrebbe anche trarre beneficio da un crollo delle Borse attraverso lo short selling. Si tratta comunque di un’attività più rischiosa rispetto al classico “compra in basso e vendi in alto”, perché la tendenza di fondo dei mercati è quella di crescere nel corso del tempo e perché la perdita potenziale dello short selling è illimitata.
Invece si tratta di uno degli aspetti più essenziali per gli investitori puri, cioè per chi guarda al lungo termine. In questo caso la diversificazione degli strumenti finanziari e dei momenti in cui si entra sul mercato sono imprescindibili. Puoi pensare, ad esempio, di investire il capitale che hai già da parte in una serie di entrate trimestrali nell’arco dei prossimi tre anni; a quel punto potresti semplicemente investire i tuoi risparmi di mese in mese.
#6 Imparare a ribilanciare il portafoglio
Mano a mano che prosegui con i tuoi investimenti, il tuo portafoglio prenderà forma e avrai uno storico sempre più lungo di posizioni aperte e chiuse. Se vuoi mantenere il pieno controllo delle tue operazioni, devi ricordarti di fare rendiconti e ribilanciamenti periodici. In questo modo potrai tenere d’occhio i tuoi rendimenti e la composizione dei tuoi investimenti.
Anche se non c’è una regola universale, un buon riferimento sono tre mesi per un investitore di lungo termine e quattro settimane per un trader più attivo. A questi intervalli regolari dovresti prendere in mano lo storico del tuo account e tirare le somme:
- Monitorando i profitti e le perdite del periodo appena trascorso;
- Verificando se ci sono dei settori o delle aree geografiche a cui il tuo portafoglio è troppo esposto o troppo poco esposto;
- Confrontando i tuoi risultati con quelli di un benchmark, cioè un indice da usare come metro di paragone. Un buon benchmark può essere lo S&P 500 o il MSCI World Index.
Anche in questo caso, ti verrà tutto più semplice se usi una piattaforma di qualità per investire. Un ottimo esempio è il sistema di rendicontazione di Metatrader, che non a caso è la piattaforma di trading più utilizzata al mondo. Un ottimo broker che sfrutta questa piattaforma è FP Markets (provalo gratis qui), molto valido anche per i bassi costi di intermediazione.
Una volta fatto questo lavoro di contabilità e rendicontazione, arriva il momento di ribilanciare il portafoglio. L’obiettivo dei ribilanciamenti è ripristinare l’esposizione al rischio che desideri avere. Se per esempio negli ultimi tre mesi le tue azioni sono cresciute molto, mentre le tue obbligazioni sono cresciute poco, ora ti ritrovi più esposto di prima alle azioni. Può essere utile venderne un po’, comprando invece delle obbligazioni, in modo da ribilanciare il portafoglio e riportarlo alla suddivisione iniziale.
#7 Come diventare trader online di professione
Questo settimo step non è strettamente necessario: se ti sta bene limitarti a gestire il tuo denaro o al più quello dei tuoi familiari, non serve diventare dei professionisti. Se invece hai scoperto che il trading per te è anche una passione, potresti pensare di farne un lavoro. In questo caso potrai scegliere se fare trading di professione con il tuo capitale o lavorare per un fondo d’investimenti.
Usare solo il tuo capitale per fare trading, chiaramente, ti rende più libero di decidere. Non avrai i vincoli lavorativi di un dipendente o la necessità di seguire delle linee guida sui titoli che puoi o non puoi comprare. Dall’altra parte, per guadagnare abbastanza da poterti mantenere devi avere un buon capitale da parte. Inoltre non avrai alcuna garanzia di chiudere un mese in positivo.
Farsi assumere come trader prevede più vincoli, ma anche meno rischi. Anche se un fondo d’investimenti chiude un trimestre in negativo, i suoi dipendenti vengono pagati. Il problema è che non è facile farsi assumere senza avere delle certificazioni o dell’esperienza rilevante, perché la concorrenza è forte in questo settore.
Uno degli aspetti positivi di diventare trader di professione, che sia per conto proprio o di terzi, è che non ci sono limiti ai guadagni potenziali. Anche chi lavora per un fondo d’investimenti, solitamente ha un contratto tale per cui riceve una ricompensa su tutte le operazioni concluse con successo.
La carriera del trader può essere stressante a lungo andare, in quanto non hai il pieno controllo dei mercati. Se però pensi che ne valga la pena e che questa sia la tua strada, comincia dal primo step e fatti largo. Potresti anche approfittare del CopyTrading per diventare un trader di professione in meno tempo e con meno vincoli, senza dover lavorare per un fondo o per una banca.
Diventare trader di professione con il CopyTrading
Oggi esiste una terza strada per chi vuole fare trading di professione, una che ti permette di lavorare in autonomia ma di gestire anche il capitale di altre persone. Si tratta del CopyTrading, l’invenzione che ha reso celebre eToro (qui per provarlo con una demo gratis).
Il CopyTrading è un sistema che permette alle persone di copiare in automatico le mosse di altri investitori o di farsi copiare in automatico. Chi copia lo fa per delegare ad altre persone il compito di scegliere gli strumenti su cui investire; chi si offre di farsi copiare, invece, lo fa per diventare un Popular Investor e ricevere un pagamento da eToro.
Se il tuo obiettivo è occuparti il meno possibile dei tuoi investimenti, il CopyTrading ti può essere utile per copiare un gruppo di professionisti con il tuo capitale e lasciare a loro le decisioni. Se invece vuoi diventare tu stesso un trader di professione, potresti considerare l’idea di candidarti come Popular Investor. Ogni Popular Investor rende pubblico il suo portafoglio e guadagna in base al numero di persone che lo copiano.
Il vantaggio del CopyTrading è che puoi rimanere totalmente padrone delle tue scelte, senza lavorare per una banca o un fondo di investimenti. Allo stesso tempo, gestendo il capitale di altre persone non hai bisogno di avere tu tutto il capitale necessario per vivere di trading. Riteniamo che sia un’ottima via di mezzo tra il trading autonomo al 100% e il lavoro per conto di aziende terze.
Diventare trader è difficile?
Il livello di difficoltà per diventare trader varia molto a seconda dei propri obiettivi. Se stai semplicemente cercando di costruire un piano di accumulo per la vecchiaia, quello che devi sapere non è molto e il grado di difficoltà è basso. Anche una persona che comincia da zero potrebbe arrivare a comprendere in toto l’argomento in 10-15 ore di studio.
Più si alza il tuo livello di ambizione, più si alza il grado di difficoltà. Se il tuo obiettivo è diventare un trader ultra-speculativo che batte sistematicamente il mercato, la complessità è notevolmente più alta. Comunque ci sono molte più persone che si mantengono con il trading rispetto a quante si mantengono suonando il pianoforte, giocando a calcio o correndo i 100 metri piani: non è un piano di carriera assurdo o fuori dal comune.
Di solito il problema con i trader alle prime armi non è che la materia è realmente complessa in sé. Il problema più diffuso è che molte persone non sono disposte ad accettare affatto le difficoltà. Esattamente come la maggior parte delle persone che si iscrivono in palestra smette di andarci nell’arco di 2-3 mesi, la maggior parte delle persone che tentano la strada del trading si arrende dopo poco tempo.
La costanza e la determinazione sono due qualità essenziali. I mercati finanziari non sono l’argomento più semplice del mondo, ma non sono nemmeno qualcosa di inavvicinabile. Se la specie umana ha mandato l’uomo sulla Luna quando i computer erano poco più potenti di una calcolatrice, puoi ampiamente essere certo di avere il potenziale per orientarti sulle Borse.
Se la complessità ti spaventa, puoi affrontarla di petto iniziando a studiare i corsi gratuiti di eToro disponibili sul sito del broker. Spesso un argomento fa più paura quando non lo si conosce rispetto a quando si inizia ad affrontarlo.
Opinioni e considerazioni a margine
Diventare trader è un obiettivo nobile: puoi usare le competenze da investitore per gestire meglio i risparmi della tua famiglia, oppure per farne una carriera. Imparare delle abilità concrete che possono migliorare la tua gestione dei soldi non è mai sbagliato. L’importante è fare le cose rispettando i dovuti step, e ricordando che i soldi facili -specialmente in Borsa- non esistono.
Se approcci il percorso con la giusta mentalità, diventare trader non è impossibile. Ricorda che stai imparando un mestiere: come ogni professione, per esercitarla con successo occorre studio. Tutti possono definirsi “trader”, ma sostenere questa affermazione con i risultati non è da tutti. La costanza nella formazione e la dedizione nel fare pratica in modalità demo sono le prime sfide da accettare.
Chi si impegna seriamente e arriva a comprendere davvero la materia può godersi i vantaggi del suo impegno. Il settore dei mercati finanziari può conoscere recessioni e periodi di crescita, ma non tramonta mai. Inoltre, con le crescenti incertezze che riguardano il sistema pensionistico, è sempre più utile saper gestire in autonomia i propri risparmi e investirli per il lungo termine.
Il revisore dei contenuti
Tutto quello che abbiamo visto in questa guida ti permetterà di muovere con maggior consapevolezza i tuoi primi passi nel trading online, fino a diventare trader secondo i tuoi termini e i tuoi obiettivi. Adesso sta a te metterti alla prova: come recita la famosa citazione di C. Coman, “l’inizio ha in sé il seme di tutto ciò che avverrà dopo”. Solo chi si mette in gioco arriva a scoprire cosa lo attende alla fine del percorso.
FAQ
Quanto tempo serve per diventare trader?
La forbice è molto ampia: un libro può bastare per capire come investire i risparmi sul lungo termine, mentre per diventare dei trader efficaci nella speculazione di breve termine possono servire mesi o anni.
Dove fare pratica per diventare trader?
Per fare pratica come trader indipendente è importante avere un buon conto demo. Suggeriamo quelli di eToro, Capital.com e FP Markets che sono tutti e tre gratuiti al 100%, oltre che completi e semplici da utilizzare.
Diventare trader di professione è possibile?
Il mestiere del trader è una professione consolidata, che esiste sia in forma indipendente che organizzata. Lo si può diventare investendo esclusivamente il proprio patrimonio, oppure lavorando per hedge funds, banche commerciali e fondi d’investimento.
Quanto si guadagna diventando trader a tempo pieno?
I guadagni dipendono esclusivamente dalla performance. Un trader indipendente potrebbe persino chiudere un anno di lavoro in negativo, come tutti gli imprenditori e i liberi professionisti.
Quali sono i migliori corsi per diventare trader?
Noi consigliamo di partire dai corsi gratuiti messi a disposizione direttamente dai broker online. Una piattaforma che ha realizzato delle ottime risorse è Capital.com, che vanta addirittura un’app gratuita interamente dedicata alla formazione.
Si può diventare trader professionista da zero?
Diventare trader da zero è possibile, ma richiede impegno. La maggior parte delle persone non tiene conto delle ore di formazione e di pratica necessarie, e si concentra troppo sul fatto di voler guadagnare da subito con la sua attività.
Come si diventa trader indipendenti?
Per diventare un trader indipendente ti basta aprire un conto di trading presso un broker regolamentato e autorizzato da Consob. Solitamente per il primo deposito sono sufficienti 100/200€, per cui è un mondo accessibile a tutti.