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Investire in Startup: Le Migliori Startup Quotate in Borsa

Conviene investire in Startup nella speranza che uno dei cavalli sui quali abbiamo puntato riesca a diventare una vera azienda ed a portarci in cassa dei grandi guadagni? Negli ultimi anni, si è fatto un grandissimo parlare di investimenti in startup, che rappresentano semplicemente società giovani, con buone prospettive di crescita e tanta voglia di fare.

Mai come in questo caso, andare alla ricerca delle migliori startup quotate in Borsa non è facile, soprattutto se sei un principiante alle prime esperienze. Per questo motivo, gli analisti di Investireinborsa.org hanno strutturato questa guida passo passo, per farti capire come investire in startup, quali sistemi poter utilizzare e quali titoli adocchiare (anche startup quotate su Borsa Italiana).

Prima di iniziare, vogliamo rispondere subito ad una domanda: è possibile investire in autonomia su startup già presenti sulle Borsa mondiali? Sì, utilizzando i migliori broker online, come ad esempio eToro. Ti permette di accedere ad un listino di asset completo, con molte aziende di nuova quotazione. Se non sai da dove iniziare, puoi invece sfruttare il Copy Trading, che ti permette di seguire le strategie di altri trader reali.

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🏁 Cos’è una startup:Azienda nuova e con prospettive di crescita
🏭 Come investire in startup:Crowdfunding / Business Angel / Trading
💻 Dove investire:Piattaforme di crowdfunding / Broker
💰 Quanto serve per iniziare:A partire da 100 euro
Introduzione ad investire in startup

Cos’è una startup?

Una startup è un’impresa giovane, innovativa e in fase iniziale, progettata per crescere rapidamente. Solitamente nasce per sviluppare un’idea nuova, o risolvere un problema specifico con soluzioni tecnologiche e scalabili. Operano spesso in condizioni di incertezza e puntano su mercati in espansione. Caratteristiche principali:

  • innovazione: crea prodotti o servizi nuovi, o migliorativi;
  • crescita rapida: ha l’obiettivo di espandersi velocemente;
  • scalabilità: modelli di business che possono essere ampliati con costi ridotti;
  • flessibilità: capacità di adattarsi in base al mercato;
  • rischio elevato: alto potenziale di successo, ma anche di fallimento;
  • tecnologia: utilizza spesso la tecnologia per raggiungere la sua audience e scalare;
  • team ridotto: in genere pochi membri, con competenze diversificate.
  • fondi: dipende inizialmente da capitali di rischio, o finanziamenti esterni (venture capital).
Investire in startup - IMG by ©Investireinborsa.org
Investire in startup

Questo modello imprenditoriale si distingue per l’orientamento a crescere e innovare in modo repentino, differenziandosi da aziende tradizionali. Esistono startup quotate in Borsa, che sono sin da subito state lanciate sul mercato e startup non quotate, che hanno preferito concentrarsi su una potenziale crescita, lasciando la fase di IPO in stand-by.

Investire in startup innovative

Parlare di startup innovative non significa parlare solamente di aziende appena nate e con le caratteristiche esposte in precedenza. Secondo il decreto legge 179/2012, per “startup innovativa”, si intende infatti una specifica tipologia di azienda, che mostra queste caratteristiche distintive (diverse da altre forme societarie):

  • due terzi del personale deve avere una laurea magistrale, o un terzo deve essere dottorando (o dottore di ricerca);
  • la costituzione dell’impresa non deve avere più di 5 anni;
  • il progetto presentato tramite business plan deve essere unico ed esclusivo (rispetto alla concorrenza);
  • il progetto, il bene, o il servizio trattato, devono avere un’elevata valenza tecnologica.

Come investire in startup?

Attualmente esistono tantissimi metodi per investire in startup (sia quotate che non quotate). Nel primo caso puoi utilizzare semplicemente uno dei migliori broker di trading online. Nel secondo caso, puoi optare per piattaforme di crowdfunding, oppure procedere con l’investimento diretto contattando la società.

Investire in startup quotate in Borsa

Per investire in startup quotate in Borsa, puoi procedere seguendo la guida proposta in basso:

  1. registrati su un broker che ti permette di accedere a startup quotate (come ad esempio eToro (vai qui);
  2. effettua un deposito iniziale – con broker professionali puoi investire in start up a partire da soli 100 euro, che è il deposito minimo richiesto;
  3. cerca i titoli quotati con le caratteristiche che abbiamo elencato in precedenza – è sufficiente utilizzare il ticker di riferimento (continua a leggere per scoprire le migliori startup quotate);
  4. investi in modo autonomo – puoi procedere con l’acquisto diretto di azioni, partecipando attivamente ed ottenendo anche eventuali dividendi, oppure tramite il trading CFD, che ti permette di puntare solamente al rialzo, o al ribasso, senza possedere alcuna azione reale (non otterrai in questo caso dividendi, anche se solitamente le nuove società non li erogano).

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Investire in startup con crowdfunding

Il crowdfunding consente di investire in startup attraverso piattaforme online, dove singoli investitori possono finanziare progetti innovativi con piccole somme. Ci sono diverse tipologie, tra cui l’equity crowdfunding, che offre quote di proprietà in cambio dell’investimento. Questo approccio democratizza l’accesso agli investimenti in startup, consentendo anche a chi non ha grandi capitali di supportare nuove idee imprenditoriali.

I vantaggi includono la diversificazione del portafoglio e il potenziale ritorno economico se la startup ha successo. Tuttavia, gli investitori affrontano un alto rischio di perdita, poiché molte startup non raggiungono il successo. Per mitigare il rischio, è importante valutare la reputazione della piattaforma, studiare il progetto e considerare il livello di diluizione delle quote in caso di ulteriori round di finanziamento.

Investire in startup diventando business angel

Un business angel è un investitore privato che finanzia startup in fase iniziale, contribuendo non solo con capitali, ma anche con competenze, contatti e mentorship. Solitamente investe somme significative e ha esperienza imprenditoriale, o conoscenze specialistiche che possono supportare la crescita della startup. Il coinvolgimento diretto offre vantaggi, come una potenziale influenza sulle decisioni aziendali e un ritorno più alto in caso di successo.

Tuttavia, comporta anche rischi elevati, data l’alta probabilità di fallimento delle startup in fase iniziale. Diventare un business angel richiede una valutazione attenta del team, del mercato e della capacità di scalabilità dell’azienda. Inoltre, spesso è necessario disporre di un portafoglio diversificato per gestire i rischi e massimizzare le opportunità. Non si tratta quindi di un’opzione valida per chi non ha esperienza e per chi vuole investire bassi capitali.

Dove investire in startup?

Se hai deciso di puntare su questa asset class e di investire in startup, hai diverse opzioni. Per il crowdfunding, devi necessariamente utilizzare piattaforme specifiche, come ad esempio CrowdFundMe – che si focalizza sull’equity crowdfunding da ormai molti anni. Per l’investimento diretto, o tramite CFD, devi invece utilizzare i migliori broker di trading online. Quali selezionare?

Opta esclusivamente su piattaforme in regola, che hanno reali licenze e che ti permettono di accedere ad un ottimo corso formativo, per capire come investire su startup quotate in Borsa. La tabella in basso ti permette di selezionare un broker con conto demo illimitato, gestibile anche tramite smartphone.

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Migliori startup quotate in Borsa

Arrivati a questo punto, è bene chiedersi quali siano le startup quotate in Borsa su cui investire. I nostri analisti hanno effettuato accurate indagini di mercato, selezionando alcuni potenziali titoli promettenti.

1. Airbnb

Airbnb è una piattaforma online che connette host e viaggiatori, offrendo soggiorni alternativi a hotel tradizionali e un’ampia gamma di esperienze locali. Lanciata nel 2008 e quotata al Nasdaq nel 2020, ha trasformato il settore dell’ospitalità e del turismo con un modello che enfatizza la flessibilità e l’accessibilità.

La società continua a espandersi e ha introdotto miglioramenti per rendere le prenotazioni sicure, come verifiche degli host e opzioni assicurative. Tuttavia, deve affrontare sfide legate a normative locali e competizione di altre piattaforme. La domanda di viaggi unici e sostenibili ha però stimolato la sua crescita, mantenendola rilevante nel mercato. Vale la pena inserirla tra le migliori startup quotate.

2. UiPath

UiPath, fondata nel 2005 in Romania e quotata al NYSE nel 2021, è una delle principali aziende nel campo dell’automazione robotica dei processi (RPA). La sua tecnologia consente alle aziende di automatizzare attività ripetitive, migliorando produttività ed efficienza operativa. Con clienti in tutto il mondo e un forte impegno nella ricerca e sviluppo, si è posizionata come leader in un settore in crescita.

La startup affronta una concorrenza intensa da parte di giganti come Microsoft e Automation Anywhere, ma continua a innovare per mantenere il suo vantaggio competitivo. Grazie all’interesse per la trasformazione digitale, ha visto una domanda crescente, sebbene il mercato mostri ancora volatilità. Tutto questo ricorda, quando si considerano aziende di questo tipo, la presenza dei rischi da dover considerare.

3. Wage

Wage è una startup emergente nel settore delle buste paga e del lavoro, focalizzata su tecnologie per la gestione delle retribuzioni e dei benefit per i dipendenti. Pur non essendo ancora quotata in borsa, ha attirato attenzione come potenziale IPO futura per la sua capacità di semplificare i processi HR e garantire pagamenti puntuali e trasparenti.

La piattaforma si concentra su facilità d’uso e accesso mobile, rispondendo alle esigenze di una forza lavoro sempre più digitale. Wage potrebbe rivoluzionare il mercato payroll, competendo con aziende come ADP, grazie a una maggiore agilità e all’adattamento alle richieste dei lavoratori moderni. Il suo modello è particolarmente interessante per aziende che gestiscono dipendenti a contratto o freelance.

4. Babbel

Babbel, fondata nel 2007 e con sede a Berlino, è una delle app di apprendimento linguistico più popolari al mondo. Sebbene avesse pianificato una IPO nel 2021, ha rimandato il debutto in borsa a causa delle condizioni di mercato, mantenendo però alto l’interesse per il suo potenziale di crescita. Diversi analisti hanno stimato un lancio imminente sulla Borsa americana (Nasdaq, o Nyse).

L’app offre lezioni personalizzate e interattive, mirate a coinvolgere i diversi livelli di conoscenza degli utenti. La realtà punta sulla differenziazione grazie a una didattica guidata da esperti linguistici, offrendo corsi per oltre 14 lingue. Con una base clienti globale e costanti innovazioni, è un protagonista rilevante nel settore EdTech.

Migliori startup quotate in Borsa Italiana

Esistono startup quotate in Borsa Italiana? Sì, nonostante il nostro comparto azionario sia molto più limitato rispetto ad altre Borse mondiali, è comunque possibile individuare società nuove che hanno sbarcato il lunario, lanciandosi dopo pochi anni sulla Borsa di Milano. Altre ancora, potrebbero presto quotarsi. Scopriamo le migliori startup italiane.

1. Satispay

Satispay è una startup italiana di pagamenti digitali che offre una piattaforma per trasferimenti di denaro e acquisti senza carta. Ha semplificato pagamenti peer-to-peer e in-store tramite app, puntando su una gestione economica delle transazioni e sicurezza avanzata. Sta ampliando la sua rete di esercenti, rendendo i pagamenti digitali accessibili anche a piccole imprese.

2. Codemotion

Codemotion è una piattaforma per sviluppatori che fornisce risorse di formazione, networking e aggiornamenti tecnologici. Organizza eventi, conferenze e corsi per facilitare lo scambio di conoscenze e accelerare la crescita professionale della community tech. Rappresenta uno spazio importante per i developer in cerca di connessioni e competenze avanzate innovative.

3. D-Orbit

D-Orbit è una startup italiana specializzata in servizi di logistica spaziale, che propone soluzioni per il trasporto e posizionamento di satelliti in orbita. Si distingue per innovazioni sostenibili e mirate all’efficienza nelle missioni spaziali, rispondendo alla domanda di servizi nell’industria aerospaziale. È diventata un partner chiave per agenzie spaziali e aziende private, contribuendo alla nuova era dell’esplorazione orbitale.

Investire in startup: guadagni

La domanda delle domande è: quanto è possibile guadagnare investendo in startup? Non è ovviamente possibile stimare con certezza matematica quali potrebbero essere i profitti reali. Il tutto dipende molto dall’andamento dell’azienda che si è scelta. In caso di startup innovativa e con ottime prospettive, i ritorni potrebbero essere interessanti. La storia mostra startup con crescite del 200% in appena 3 anni.

Di contro, in caso di fallimento aziendale, con un progetto pilota che stenta a decollare, le perdite potrebbero essere evidenti. La variabilità del ROI, ossia del ritorno sull’investimento, dipende quindi da tantissimi parametri. Prima di chiederti quanto puoi guadagnare, chiediti quali sono i titoli, o le startup più promettenti sul mercato, ossia quelle che potrebbero esplodere e farti ipoteticamente guadagnare.

Investire in startup: detrazione e tasse

Il Decreto Rilancio, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha introdotto agevolazioni significative per incentivare gli investimenti nelle startup. In particolare, le persone fisiche possono beneficiare di una detrazione del 30% sull’imposta lorda IRPEF per investimenti fino a un milione di euro, a patto che la somma sia mantenuta per almeno tre anni.

Le persone giuridiche, invece, hanno diritto a una deduzione del 30% sull’imponibile IRES, con una soglia di investimento di 1,8 milioni di euro. Tuttavia, queste agevolazioni IRPEF sono accessibili solo a chi percepisce redditi da lavoro dipendente, opera con partita IVA in regime ordinario o semplificato, oppure riceve una pensione o affitti immobiliari. Al contrario, chi è titolare di una partita IVA a regime forfettario non può accedere a questi incentivi.

Perché investire in startup?

Per capire perché investire in startup, è opportuno focalizzare l’attenzione su possibili vantaggi:

  • alto potenziale di rendimento: le startup, in fase di crescita, possono offrire ritorni elevati rispetto agli investimenti in aziende più consolidate;
  • diversificazione del portafoglio: investire in startup amplia le opportunità di diversificazione, riducendo i rischi complessivi;
  • accesso a mercati emergenti: molte realtà innovative operano in settori nuovi, come tecnologia e sostenibilità;
  • possibilità di exit redditizie: una startup di successo può offrire profitti tramite acquisizioni, o quotazioni in borsa;
  • supporto all’innovazione: investire in startup significa incentivare lo sviluppo tecnologico e la crescita di nuove idee imprenditoriali.

Investire in startup: rischi e svantaggi

Ora è arrivato il momento di approfondire quella che è la nostra idea di fondo, ovvero che investire in aziende giovani è una cosa molto, molto diversa dall’investire in start up, soprattutto se dovessimo farlo tramite piattaforme di crowdfunding.

1. Rischio di fallimento

No, non siamo uccelli del malaugurio, anzi, auguriamo a chiunque abbia un’idea da sviluppare di poter aver successo nel farlo. Che intendiamo dire con questo? Intendiamo dire che purtroppo i dati non promettono bene. O meglio, promettono proprio male. Perché anche nelle piattaforme di crowdfunding specializzate, sono in realtà pochissime le imprese che riescono davvero a diventare remunerative per chi ha investito.

E sono poi praticamente zero quelle che riescono ad arrivare in borsa. Un conto, per intenderci, è investire a casaccio, un conto è scegliere delle aziende che, seppur giovani, sono ormai solide realtà. Su tutte ci viene in mente Beyond Meat, una delle aziende più giovani e innovative alle quali puoi accedere con broker solidi come eToro (qui puoi scoprire cos’è e come funziona il social trading).

2. Servono skill per valutare una start up

Ricordati inoltre che servono delle skill non banali per essere in grado di valutare l’importanza o meno di una start up. Ci sono aziende che fanno questo di lavoro, come quelle che offrono venture capital e che comunque prendono granchi di continuo e che spesso spendono per anni prima di trovare una buona azienda che riuscirà davvero a crescere.

Il che vuol dire che appunto non è qualcosa di facile. Certo, anche il trading non è facile, ma puoi sicuramente, anche con capitali ridotti, iniziare un percorso che ti porti a sviluppare le tue tecniche e le tue strategie e migliorare con il tempo. Farlo ad esempio con il manuale del trading di MetaTrader, che offre a tutti le basi per investire al meglio, è un’idea molto intelligente e già apprezzata da moltissimi dei nostri lettori.

3. Casi di soldi mai restituiti

Anche quando le condizioni sono chiare e quando abbiamo come tramite delle aziende che sono molto affidabili, qualcosa può “andare storto”. Ti basta una rapidissima ricerca online per renderti conto di come in realtà sono molti ad essere stati truffati da aziende che hanno raccolto i capitali e poi sono fallite, oppure fuggite addirittura con il bottino. Per questo motivo, opta solo su piattaforme per investire in startup regolamentate.

4. Poca liquidità

E sia chiaro che con liquidità intendiamo la possibilità di “rivendere” l’investimento e tornare in possesso di denaro liquido. Purtroppo è difficile, in alcuni casi, liberarsi delle quote di una start up, acquisite tramite crowdfunding, o in altro modo. Il che vuol dire che più che l’investimento viene effettuato con un grado di rischio molto elevato. Bisogna in ogni caso dare piena fiducia alla realtà imprenditoriale, sperando che cresca. Con rischi elevati, anche i profitti potrebbero mostrarsi interessanti.

Conclusioni

Abbiamo compreso quali sono le ragioni che possono portare qualcuno ad investire in start up. C’è voglia di qualcosa di giovane e dinamico e soprattutto della possibilità di guadagnare molto in poco tempo. C’è qualcosa però che non abbiamo dimenticato: i guadagni molto alti arrivano solo a fronte di rischi altissimi. Consigliamo di avvicinarti a questo segmento con cautela, magari partendo da un comodo conto demo gratuito.

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Quanto investire in startup?

Non esiste una cifra precisa da investire in startup, ma considera che i migliori broker online ti permettono di investire a partire da appena 100 euro (che molte volte rappresenta il deposito minimo).

Quanto si guadagna investendo in startup?

Il rendimento atteso di investire in startup quotate può essere molto elevato, a parità di rischio molto elevato. Dovresti quindi strutturare un portafoglio equilibrato, bilanciando rendimento atteso e rischio.

Quali sono le piattaforme per investire in startup?

Esistono diverse piattaforme professionali per investire in startup, come ad esempio eToro, FP Markets, Capital.com e Trade.com.

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  • Giornalista e imprenditore digitale dal 2008, è fondatore della ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, società proprietaria di Investireinborsa.org di cui è direttore responsabile e revisore senior dei contenuti. Noto per essere proprietario della nota testata giornalistica Criptovaluta.it® ed anche TradingOnline.com®.

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