Investire in Diamanti Conviene? Come Fare, Pro e Contro 2025

Investire in diamanti conviene? Oppure si tratta dell’ennesima panzana arrivata, grazie anche ai colpevoli giornali, sulla bocca di tutti? In realtà non stiamo parlando di una grossissima novità, perché sono ormai anni che tanti – soprattutto tra chi non sa nulla di economia e di mercati – parlano e sparlano di investimenti in diamanti. La nostra apertura sembrerà molto dura a chi è arrivato su questa pagina. E in effetti lo è. Perché abbiamo degli ottimi motivi per sconsigliare l’investimento in diamanti fisici.

Come scopriremo, un conto è inseguire chimere, un altro è invece andare a scegliere asset dai migliori mercati, come potresti fare con broker di qualità. Siamo o non siamo davanti ad una buona possibilità di investimento? Conviene comprare quel brillante che ci hanno proposto, con tanto di certificato e di garanzia? O ancora, conviene partecipare a quel sistema che ci permette di acquistare contratti sui diamanti? Risponderemo a tutte le domande, sempre con l’attitudine che ci contraddistingue.

Ciò che in questa sede preme sottolineare, a te che vuoi investire in diamanti, ma che non sai da dove iniziare, è la possibilità di accedere ai migliori asset sui diamanti tramite la Borsa. Stiamo parlando di azioni di società legate al settore dei diamanti, ETF e molto altro ancora. Strumenti messi ad oggi a disposizione da broker come eToro, che ti permettono anche di accedere alla funzione del Copy Trading, per copiare le strategie di altri investitori accreditati.

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Investire in diamanti: cosa considerare

Quando ti chiedono di investire in diamanti ti chiedono di comprare pietre, in genere graduate, nel senso che sono divise per taglio, peso e qualità. Pietre che, per motivi non meglio precisati e sicuramente non supportati dalla logica, dovrebbero salire di valore in futuro. In realtà si tratta, come dimostrano anche i dati che abbiamo raccolto, di un enorme bluff. In che senso? Nel senso che i mercati, per essere dei “prodotti da investimento”, hanno in realtà diversi problemi:

• 📌 non sono scarsi nel senso economico del termine. In realtà i diamanti sono estremamente comuni e oggi ci sono, al contrario di qualche anno fa, diverse aziende che li estraggono e che si danno battaglia sul mercato;
• 📌 hanno un mercato relativamente normalizzato, nel senso che, dopo quasi un secolo di monopolio assoluto di De Beers, oggi i diamanti sono appunto estratti e commercializzati da decine di altre aziende.

Quando investiamo dunque in un diamante, stiamo acquistando un bene che, in senso economico, non è scarso e i cui livelli di produzione non dovrebbero calare nel futuro. E dunque stiamo investendo in qualcosa che, a meno che la domanda non dovesse innalzarsi in modo concreto non può salire di prezzo. Discorso diverso, riguarda invece investire in diamanti tramite azioni, ETF ed altri asset finanziari associati a questo materiale.

Diamanti da investimento: caratteristiche

I diamanti da investimento appartengono ad una specifica tipologia, adatta appunto ad essere potenzialmente acquistata (ad avviso di molti non conviene), per una successiva rivendita. Vediamo – per scopi puramente informativi – quali sono le caratteristiche (le cosiddette 4C) essenziali per selezionare e valutare i diamanti da investimento:

• 💎 colore (color): la qualità del colore si misura su una scala dalla D (incolore, massimo valore) alla Z (tendente al giallo/marrone). I diamanti incolori (D-F) sono i più pregiati;
• 💎 carati (Peso): indicano la dimensione del diamante; un peso maggiore spesso implica un valore superiore, ma con proporzioni ben equilibrate;
• 💎 taglio (Cut): non riguarda la forma, ma la qualità della lavorazione, che influenza brillantezza e lucentezza. Tagli ben eseguiti aumentano il valore del diamante;
• 💎 purezza (Clarity): determina la presenza di inclusioni o imperfezioni visibili, classificate su una scala che va da FL (Flawless) a I (Inclusions visibili a occhio nudo).

Come investire in diamanti?

La tabella in alto mette in evidenza le diverse possibilità per investire in diamanti, partendo dalle azioni sulle società che lavorano questo materiale, passando agli ETF, fino ad arrivare ai sistemi più tradizionali (ed al contempo più complessi). Vediamo di approfondirli assieme, anche per capire se investire in diamanti conviene o meno.

Investire in azioni di aziende sui diamanti

Investire in azioni di aziende sui diamanti significa acquistare titoli azionari di società che lavorano all’interno della filiera produttiva (o di distribuzione) dei diamanti. In questo caso, si può procedere con l’acquisto diretto, ottenendo quindi anche eventuali dividendi azionari, oppure con la negoziazione tramite CFD. Gli strumenti derivati danno la possibilità di puntare al rialzo ed al ribasso, senza possedere l’azione in modo fisico (non si ottengono dividendi).

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Vediamo rapidamente i passaggi richiesti per investire in diamanti tramite azioni:

1. apri un account su un broker: inserisci il nome, il cognome, e l’indirizzo valido di posta elettronica;
2. carica un deposito iniziale: puoi investire in diamanti a partire da soli 100 euro (che è il deposito minimo su molte piattaforme);
3. cerca gli asset finanziari associati ai diamanti, con la possibilità di valutare anche l’andamento tramite il grafico in tempo reale;
4. apri la tua posizione: tramite acquisto diretto, o tramite CFD.

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Investire in ETF sui diamanti

Discorso molto simile a quello affrontato in precedenza, riguarda l’investimento in diamanti tramite ETF. Gli exchange traded fund sono fondi che replicano l’andamento di un indice, che a sua volta racchiude un paniere più ampio di azioni (in questo caso legate al settore dei diamanti). Risultano quindi molto diversificati e permettono di puntare su un asset contenente già di suo più titoli.

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Investire in diamanti fisici

Negli anni si sono diffusi portali, sistemi di network marketing e anche società di investimento che invitano ad investire proprio in diamanti da gioielli, diamanti che vengono tagliati e che hanno appunto dei certificati che li accompagnano. Anche questa modalità di investimento in diamanti è però semplicemente folle, proprio perché appunto siamo davanti ad investimenti che perdono già il 30% non appena abbiamo acquistato il diamante stesso.

I problemi per l’investimento in diamanti fisici non sono finiti qui:

• bisogna assicurarsi che l’ente certificatore sia solido: ne esistono a decine, anzi a centinaia e non tutti hanno la stessa reputazione sul mercato;
• è un mercato estremamente poco liquido, il che vuol dire che potresti avere delle difficoltà enormi a vendere i tuoi diamanti se e quando dovessi averne il bisogno;
• esistono decine di variabili di cui tenere conto per un diamante: è essenzialmente richiesta una grande competenza, per analizzare i fattori elencati in precedenza.

Dove investire in diamanti?

Non esistono attualmente piattaforme specifiche per poter investire in diamanti in modo fisico e concreto. Come sappiamo, questo investimento non è regolamentato e molte volte gli investitori sono costretti a chiedere supporto presso banche d’affari, a loro volta aiutate da società specializzate in valutazione di diamanti da investimento. Diversi scandali, hanno infatti portato alla chiusura di molti intermediari, accusati di aver gonfiato i prezzi.

Discorso completamente diverso, riguarda invece gli investimenti sui diamanti tramite asset finanziari. In questo caso, è possibile utilizzare le migliori piattaforme di investimento regolamentate, che ti permettono di iniziare con appena 100 euro di deposito, o comodamente con un conto demo (una simulazione virtuale). In basso, puoi selezionare uno dei migliori broker per investire in diamanti:

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Andamento quotazione diamanti da investimento

I diamanti non sono fungibili, nel senso che possono essere molto diversi per qualità tra di loro. Non si tratta di investimenti come l’oro, che è identico nella sua composizione se scelto allo stesso titolo. E questo è motivo di ulteriore frammentazione di un mercato ancora più frammentato, dove a fare le quotazioni non può essere mai un mercato centralizzato. Non esiste quindi un unico grafico che esprima “l’andamento del diamante”.

Un problema importantissimo – questo – per chi vorrebbe appunto investire in diamanti e avere a che fare soltanto con operatori di mercato. Vendere il proprio diamante, per capirci, diventa molto difficile una volta che lo avremo acquistato, soprattutto se di tagli particolari o di gradi di purezza non interessantissimi per il mercato. Una delle poche linee guida, può essere data dal cosiddetto listino Rapaport, che viene pubblicato con cadenza settimanale.

Si tratta di un documento che può essere consultato in modo pubblico e che mette in evidenza la valutazione generale dei diamanti da investimento. Si fa in questo caso riferimento ai prezzi della Borsa per eccellenza, ossia quella di New York e si prendono in considerazione tutti i fattori e le caratteristiche legate al materiale. Il problema? Risulta sempre altamente complesso associate uno specifico diamante ad una specifica quotazione.

Diamanti da investimento: prezzi

Ecco una tabella indicativa con alcuni esempi dei prezzi di diamanti da investimento, considerando diverse tipologie basate su carati, colore, purezza e taglio. I prezzi sono stimati per diamanti certificati di alta qualità con taglio brillante rotondo:

Perché investire in diamanti?

Dato che stiamo parlando appunto di investimenti sui diamanti può essere utile contestualizzare di cosa stiamo parlando. Ancora una volta siamo però costretti a sottolineare un aspetto importante. Quando si acquista un gioiello diamante non stiamo investendo nelle materie prime che lo compongono. Stiamo inoltre pagando anche per la realizzazione e la fattura, che possono essere di maggiore o minore pregio.

Quindi stiamo acquistando qualcosa, quando ne sia all’altezza, che assomiglia più ad un’opera d’arte che ad un investimento in materie prime. Se il tuo obiettivo è quello di acquistare qualcosa che valga molto di più in futuro, scegliere un diamante non ci appare affatto come una scelta intelligente. Il perché dell’investire in diamanti ha quindi senso se vuoi:

• 📌 ottenere un bene prezioso da regalare, o conservare;
• 📌 ne capisci davvero molto di diamanti e puoi speculare sul prezzo;
• 📌 vuoi entrare nel settore della produzione e rivendita.

Investire in diamanti conviene?

Investire in diamanti può sembrare un’opzione interessante per diversificare il proprio portafoglio, ma è un investimento che richiede molta cautela. Da un lato, i diamanti sono beni tangibili e durevoli, con un valore intrinseco legato alle loro caratteristiche fisiche. Non essendo soggetti a deperimento, possono rappresentare una riserva di valore a lungo termine. Inoltre, la loro portabilità e il fatto che non siano facilmente tracciabili li rendono un mezzo alternativo per conservare ricchezza.

Tuttavia, i limiti sono significativi. In primo luogo, i diamanti non generano reddito passivo, come dividendi o interessi. Il loro mercato è relativamente opaco, con prezzi spesso determinati da intermediari, e la rivendita può risultare complessa e poco redditizia, specie per i piccoli investitori. Inoltre, l’IVA del 22% rappresenta un costo iniziale elevato che non può essere recuperato. A ciò si aggiunge il rischio di truffe.

Investire in diamanti conviene – Le Iene

La “truffa dei diamanti” è stata un caso di frode su larga scala che ha coinvolto diverse banche italiane e migliaia di risparmiatori. Le pietre preziose venivano promosse come un investimento sicuro e redditizio, ma i prezzi erano gonfiati rispetto al valore reale. Due società principali, tra cui la Intermarket Diamond Business (IDB) e la Diamond Private Investments (DPI), dominavano il mercato e operavano in collaborazione con gli istituti bancari, che proponevano i diamanti ai propri clienti.

L’inchiesta, avviata dalla Procura di Milano e approfondita dal programma “Le Iene” (qui per l’articolo), ha evidenziato come i clienti fossero fuorviati con informazioni ingannevoli sui costi e sul rendimento dell’investimento. Le banche, oltre a trattenere commissioni elevate, non informavano i clienti del rischio associato. Molti risparmiatori hanno perso fino al 70% del capitale investito. Questo ha portato a successive indagini ed al pagamento di penali.

Investire in diamanti: pro e contro

Può essere utile, per te che sei un investitore che sta cercando di comprendere se investire in diamanti conviene, o no, valutare attentamente alcuni pro e contro.

Rischi di investire in diamanti

Non vogliamo fare terrorismo mediatico, ma siamo comunque costretti a sottolineare il fatto che ci sono moltissimi pessimi soggetti che stanno appunto approfittando della popolarità dei diamanti per vendere degli autentici pacchi a poveri malcapitati. NOTA: quando investi assicurati sempre che l’intermediario che ti trovi di fronte sia appunto dotato di licenza per operare in Europa come intermediario finanziario.

Ne abbiamo visti davvero tanti negli ultimi mesi, come appunto sedicenti promotori, nonché sistemi di network marketing e ogni altro tipo di nefandezza possibile e immaginabile. Tutte ovviamente a tema diamanti che sono diventati la moda del momento, soprattutto tra chi non ha alcuna concezione di finanza. Investire, lo ribadiamo per l’ennesima volta, è qualcosa di estremamente diverso e ci teniamo ad elencare alcuni rischi specifici:

• 🛑 svalutazione del diamante acquistato;
• 🛑 andamento imprevedibile della quotazione su Rapaport;
• 🛑 volatilità dei titoli ed ETF (qualora si decida di investire tramite strumenti finanziari associati ai diamanti);
• 🛑 possibilità di incappare in truffe, come descritto in precedenza.

Investire in diamanti: Sole 24 Ore

L’investimento su diamanti è un tema caldo ormai da diversi anni ed anche giornali prestigiosi, del calibro del Sole 24 Ore, hanno spesso trattato argomenti affini. Nello specifico, possiamo ricordare uno degli scandali più importanti sul mondo dei diamanti. In passato, come descritto anche dai giornali, specifiche banche avevano iniziato a vendere diamanti da investimento, apponendo specifiche garanzie. Questa tecnica fu presto definita scorretta e portò a diverse azioni legali nei confronti degli istituti.

Investire in diamanti o oro?

L’investimento in diamanti è ovviamente molto differente da quello sull’oro. In questo quadro di riferimento, è quindi subito opportuna una precisazione importante: l’oro viene assimilato spesso ad un bene rifugio per eccellenza, cosa che – invece – il diamante non potrà mai essere considerato. L’oro, mostra altresì un andamento in Borsa unico (unica quotazione) e si presta maggiormente alle speculazioni tramite CFD su materie prime, o investimenti diretti.

Molti esperti, consigliano quindi di puntare sull’oro, qualora la formula di investimento sia quella basata su asset finanziari (trading CFD, acquisto di azioni aurifere, ETF sull’oro e così via). Anche per gli acquisti fisici, sulla base di quanto affermato in precedenza, l’investimento in oro è preferito dalla maggior parte degli investitori rispetto a quello in diamanti (a meno che non si sia altamente specializzati negli ultimi citati).

Investire in diamanti: tassazione

I diamanti, in quanto beni di lusso, sono soggetti all’IVA con un’aliquota del 22% applicata al momento dell’acquisto. Questa tassa rappresenta un costo iniziale non recuperabile in fase di vendita, motivo per cui è consigliabile attendere un certo periodo prima di rivenderli, così da consentire una possibile rivalutazione del valore e compensare l’imposta. Inoltre, i diamanti non vengono inclusi nel calcolo del patrimonio ereditario (hanno un carico impositivo quasi nullo a lungo termine).

Conclusioni

L’investimento in diamanti forse non dovrebbe essere neanche chiamato come tale, proprio perché non ha le caratteristiche proprie dell’investimento finanziario. Noi riteniamo, tenendo conto della nostra esperienza sui mercati, di doverne stare alla larga. Abbiamo incontrato troppi operatori che volevano farci puntare sui diamanti senza che esista effettivamente un mercato per questo tipo di prodotto, almeno un mercato per come lo intendiamo noi.

Ci sono tanti altri modi di investire sulle materie prime e di farlo su prodotti che hanno effettivamente un mercato di tipo finanziario alle spalle. Cosa che consigliamo davvero a tutti i nostri lettori che vogliono cominciare ad investire in questa macrocategoria. NOTA: Se vuoi renderti conto di cosa voglia dire investire davvero in materie prime, ti consigliamo di aprire un conto demo con FP Markets, che poi ti permetterà di investire con capitale reale anche a partire da soli 100 euro.

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Domande frequenti

Concludiamo con una carrellata di alcune domande ricorrenti (FAQ) su: investire in diamanti conviene?

Leggi anche: investire in gioielli e investire in metalli preziosi