Pubblicato il da Alessio Ippolito - Ultimo aggiornamento il
Investire in derivati: conviene?
Investire in Derivati conviene? O meglio, che vuol dire investire in derivati? Siamo davvero davanti ad una buona opportunità per chi vuole iniziare ad investire in borsa in modo pratico.
Oppure i derivati sono quel mostro biblico di cui tutta la stampa – soprattutto non specializzata – parla spesso a sproposito?
Proprio di questo ci occuperemo nel corso della guida che oggi abbiamo messo a disposizione di chi ci legge.
Parleremo della natura dei diversi tipi di derivati, nonché delle opportunità che offrono a chi vuole provare a far crescere i propri capitali sul mercato.
Lo faremo anche analizzando quello che hanno da offrire broker di qualità che appunto commerciano in derivati e nello specifico in contratti per differenza.
Come fa eToro (che qui puoi testare con una demo gratis), un broker di grandissima qualità che offre appunto, anche lui, strumenti di questo tipo.
Quello che vogliamo raggiungere al termine della nostra guida di oggi è un atteggiamento più intelligente sui derivati, senza stare necessariamente a sentire le panzane che vengono purtroppo diffuse da stampa non specializzata e da chi, di mercati, non ne sa davvero nulla.
Non stiamo contestualmente dicendo che i derivati sono un prodotto adatto a tutti. Vogliamo semplicemente fare chiarezza su quello che è uno degli argomenti maggiormente fraintesi del mondo della finanza e degli investimenti.
Non senza consigliarti, almeno a livello di conti di prova, quelli che sono i migliori broker che offrono questo tipo di strumenti (e anche alternative valide). Come fa anche IQ Option (che sempre qui puoi testare con capitale virtuale).
Vediamo insieme cosa c’è da sapere sui derivati e perché potrebbero non esser quel mostro che tutti pensano che sia.
Tutti i migliori broker CFD offrono in realtà contratti tecnicamente derivati
Un calcio alla paura? Diamoglielo subito. Perché tutti i migliori broker che abbiamo appunto citato nelle nostre pagine sono broker che appunto offrono la possibilità di acquistare contratti CFD, ovvero contratti… derivati.
Puoi assolutamente renderti conto da solo da quali siano le condizioni vantaggiose alle quali di sottopongono appunto i contratti derivati, proprio aprendo un conto demo gratis (ad esempio questo di Capital.com – 100.000€ virtuali), come tutti quelli che appunto vengono offerti dai broker che trovi in lista.
Sono contratti che permettono davvero dei grandi vantaggi, che avremo modo di analizzare nel corso della nostra guida di oggi.
Occhio però, perché scopriremo anche che non tutti i contratti derivati sono uguali e che non tutti possono offrire a piccoli e medi risparmiatori la possibilità effettiva di investire al top.
Che cosa sono i contratti derivati?
Potremmo parlare per ore dei contratti derivati senza aver esaurito gli argomenti. Ma non è questo lo scopo di questa guida.
La nostra introduzione sarà dunque breve e dritta al punto. Cosa sono i derivati? I derivati sono dei contratti, il cui valore segue quello di un titolo presente sul mercato.
Non ci piacciono mai le definizioni scolastiche, perché appunto spesso non sono in grado di cogliere il punto che davvero ci interessa.
I contratti derivati funzionano nel seguente modo: tra te e un dealer si fa un contratto (che è standard e automatico), che impegna il dealer a ricomprare il contratto al prezzo futuro dell’asset sottostante. Tu pagherai quel contratto, tipicamente, al valore dell’asset nel momento in cui stipuli il contratto.
Se vuoi renderti conto di come funziona subito un derivato come un contratto CFD, puoi aprire una demo con Trade.com per poi andare ad investire con capitale virtuale e fare pratica, quella pratica che diventa conoscenza.
Facciamo l’esempio di un CFD sulle azioni ENI. Immagina oggi di comprare 1.800 euro di sottostante ENI, che è quotato a 18,00€ (si tratta di un esempio). Avrai così comprato un contratto che ha il valore di 100 azioni ENI.
Quando venderai, potrai ottenere il valore al momento della vendita di 100 azioni ENI. Se tra due mesi venderai con le azioni ENI che valgono 20,00 euro cadauna, avrai incassato 2.000 euro.
E fin qui il sistema è identico a quello delle azioni acquistate direttamente. Ci sono però diverse sottigliezze che rendono questo tipo di derivati molto interessante, anche e soprattutto per i piccoli investitori.
Anche broker come Capital.com ti permettono di investire in questo tipo di derivati. Derivati che però non sono gli unici in circolazione.
Per questo nel prossimo paragrafo ci occuperemo anche degli altri tipi di derivati comuni, che riteniamo però, almeno per il piccolo investitore, decisamente inferiori a quanto viene offerto dai broker di CFD.
In definitiva, dunque, attraverso i contratti derivati puoi dunque investire in borsa al ribasso.
Gli altri derivati comuni: futures, opzioni
Ci sono anche altri contratti derivati che in genere vengono commerciati sui mercati finanziari.
Ne parleremo brevemente, perché non riteniamo che siano dei prodotti che debbano interessare appunto quegli investitori che non sono istituzionali o che non si trovano a gestire portafogli multimilionari e dunque molto complessi.
Ci sono futures, che permettono ad acquistare ad un prezzo stabilito oggi, dei titoli nel futuro.
E ci sono anche le opzioni, che invece non ti obbligano ad acquistare o vendere nel futuro, ma ti danno soltanto la possibilità di farlo.
Nel caso delle opzioni il discorso può essere relativamente interessante, perché il costo del contratto è fisso (e dunque anche la nostra massima perdita), mentre appunto il guadagno è virtualmente illimitato.
Ma ancora una volta siamo costretti a sottolineare come si tratti di contratti piuttosto complessi, il cui funzionamento non è banale. E che consigliamo soltanto a chi è veramente esperto e ha da gestire, appunto, dei portafogli molto complicati.
Per tutti gli altri la scelta dei CFD offerti da eToro (qui per testare con il loro percorso Easy to Start) è una scelta sicuramente più consona.
Vedremo subito il perché.
Perché i CFD invece dell’investimento diretto?
Abbiamo un mucchio di buoni motivi per consigliare ai nostri lettori l’utilizzo di CFD rispetto all’investimento diretto.
Dall’esempio che abbiamo fatto in apertura il funzionamento degli uni e degli altri potrebbe sembrare assolutamente identico. E invece ci sono molte differenze, che a nostro modo di vedere le cose sono comunque a vantaggio di chi investe con questo tipo di prodotti.
- Puoi investire allo scoperto: il che vuol dire che puoi comprare anche dei contratti short, ovvero dei contratti che puntano al ribasso dell’asset sottostante. Testa qui la vendita allo scoperto in un click con IQ Option. Un broker che permette da sempre di accedere a questo straordinario strumento;
- Puoi frazionare il valore del contratto minimo: se volessi investire direttamente in petrolio, dovresti sborsare la quantità di contratto minimo da 100.000 euro. E invece con i CFD puoi acquistare una frazione, anche la più piccola, di questi contratti. I CFD sono dunque più democratici, perché permettono davvero a tutti di investire al top nei migliori mercati. E te ne puoi accorgere anche dai più di 2.000 titoli offerti da Trade.com;
- Puoi comprare e vendere in ogni momento: perché il “banco”, per contratto, deve sempre riacquistare i tuoi contratti al valore di mercato, in qualunque momento.
Si tratta di vantaggi enormi, ma sicuramente non gli unici per chi investe tramite CFD e non tramite acquisto diretto. Vantaggi di grandissimo spessore, che hanno reso i CFD una delle scelte più popolari per chi investe sui mercati finanziari.
Investire in CFD conviene: costa molto meno in commissioni
Va comunque affrontata anche la questione delle commissioni. Perché siamo avanti appunto ad un sistema, quello dei CFD, che permette davvero a tutti di investire spendendo il minimo indispensabile.
Un esempio concreto?
Tutti I broker che elenchiamo in questa lista sono broker che offrono piani a basse commissioni, dove pagherai soltanto un piccolissimo spread tra acquisto e vendita.
Questo si traduce in risparmi concreti, soprattutto se sei uno di quelli che non sta investendo milioni sui mercati.
Perché mentre la banca ti chiede anche 49 euro per una singola operazione sul mercato USA, con i broker CFD (e dunque di derivati in questo caso), pagherai la stessa some che paghi per gli investimenti in Italia, ovvero pochi centesimi.
Anche questo è un vantaggio enorme che non ci sentiamo assolutamente di sottovalutare nell’andare ad analizzare quello che il mercato dei derivati può offrire a chi investe, anche con poco.
Occhio però: fidati soltanto dei broker di derivati e CFD che sono sicuri e solidi
Ti consigliamo di tenere conto però soltanto dei broker per fare trading online che possono effettivamente offrirti una base solida sulla quale investire.
È facile individuarli? Relativamente, se seguirai la nostra lista di consigli:
- Il broker deve avere necessariamente una licenza europea: ovvero di una licenza rilasciata da CONSOB o dalle omologhe degli altri paesi dell’Unione. Questo vuol dire che dovrai e potrai analizzare i siti internet e controllare le licenze. Noi, sui broker Chet i abbiamo consigliato, lo abbiamo già fatto (e puoi controllare tu stesso ad esempio sul sito internet ufficiale di Capital.com);
- Il broker non deve mai e poi mai offrirti dei guadagni facili: perché quando ti offre appunto dei guadagni facili, c’è sempre puzzo di truffa. Non è mai facile guadagnare sui mercati e chi ti dice di avere dei sistemi e dei prodotti per investire senza sforzo e guadagnando certamente, è una truffatore e un bugiardo.
Seguendo queste due regole basilari, potrai sicuramente metterti al riparo dalle truffe più comuni e investire con sicurezza.
Occhio, perché anche la banca potrebbe essere poco limpida
Prima di chiudere ti ricordiamo di diffidare anche da chi magari conosci da anni, come il promotore finanziario della tua banca.
Perché negli ultimi anni gli interessi delle banche e quelli dei risparmiatori sono diventati opposti, con le prime che provano a vendere ai secondi prodotti finanziari sempre meno vantaggiosi per la clientela.
Quando la banca ti propone questo o quel derivato, pensaci sempre due o tre volte. Perché non è detto che si tratti di prodotti qualità e soprattutto perché, con broker come eToro (scopri di più qui) puoi sempre avere a disposizione quelli che sono CFD di primissima qualità.
Non serve necessariamente rivolgersi alla banca per questo tipo di investimenti e non devi per forza prendere per buono quello che questo sistema offre a chi investe.
Conclusioni e opinioni finali: i derivati possono essere utili, dipende da quali sono
Concludendo, riteniamo che i derivati possano essere una forza molto positiva del mondo degli investimenti, a patto che i soggetti coinvolti sappiano effettivamente di cosa si tratta.
Contestualmente riteniamo che i broker migliori per questo tipo di titoli siano quelli che ti abbiamo elencato nel corso della nostra guida di oggi, broker che appunto permettono davvero a tutti di accedere ai migliori derivati per il pubblico, ovvero i CFD.
Continua a seguire il nostro sito per sapere di più sui mercati e per scoprire in autonomia quali sono i contratti che possono davvero fare al caso tuo.