Pubblicato il da Alessio Ippolito, Francesco Galella
Investire in ETF da Soli: Come Fare e se Conviene
Ci sono molti modi per investire in borsa ed uno dei migliori è investire in ETF (sistema che vogliamo presentarti nel corso di questa nostra breve guida). Per operare in borsa gli ETF potrebbero rappresentare un’ottima soluzione, perché si tratta di uno strumento per investire non molto complicato da gestire e che potrebbe regalarti emozioni e profitti da vero trader.
Certo, prima di raggiungere queste soddisfazioni sarà il caso si approfondire a dovere l’argomento, visto e considerato che l’investimento in borsa non va mai preso alla leggera, a prescindere dagli strumenti che scegliamo di usare per investire al suo interno. Lanciati a partire dal 1993, generano attualmente un mercato che vale oltre 4,5 trilioni di dollari solamente in USA. Numeri che, secondo gli esperti, continueranno a crescere nel 2025.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento e capire se investire in ETF conviene, come investire e quali sono i possibili migliori ETF in circolazione, è bene partire da un aspetto importante. L’unico canale per poter accedere a questi asset, è selezionare un buon broker online, come ad esempio FP Markets. Ti permette di negoziare su fondi in Borsa in autonomia, con bassissimo deposito, o in alternativa partendo da una demo gratuita.
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📈 Come investire in ETF: | Tramite il Trading CFD |
💻 Dove investire in ETF: | Sui migliori broker ETF |
🤔 Conviene investire su ETF: | Ci sono pro e contro |
⛔ Rischi di investire in ETF: | Volatilità del mercato |
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Come funziona un ETF
La definizione di ETF così, nuda e cruda, già sembra qualcosa di molto difficile da digerire per qualcuno che è alle prime armi con il mondo degli investimenti in borsa svolto online. Una volta assimilati gli elementi basilari della definizione, ti assicuriamo che non ti risulterà poi così difficile comprendere i concetti alla base degli ETF. Innanzitutto dobbiamo specificare che si tratta di una sigla ovvero gli ETF sono soltanto un acronimo che sciolto suona così “Exchange traded Fund”.
In pratica parliamo di una particolare categoria di fondi comuni di investimento che non vengono gestiti in maniera tradizionale, bensì in modo indiretto. Ciò significa che il procedimento di gestione non è portato avanti da un essere umano che decida quale sia il modo migliore ed in che quantità investire. Gli ETF non sono altro che dei fondi che replicano il valore del loro benchmark, ovvero del loro punto di riferimento che può associarsi al settore azionario, degli indici, delle materie prime e così via.
Gli ETF replicano con esattezza ed in maniera praticamente identica l’andamento di un indice o di un paniere sottostante, proprio come accade con il sistema dei CFD. Gli ETF rappresentano un modo molto interessante di investire perché permettono di diversificare molto il proprio portafogli di investimenti, più del classico trading azionario che invece si concentra su un solo bene alla volta.
Tipologie di ETF
Vediamo a questo punto i principali tipi di ETF:
- ETF attivi: gestiti attivamente da un team di esperti, con l’obiettivo di ottenere un rendimento superiore rispetto all’indice di riferimento. Solitamente hanno costi di gestione più elevati rispetto agli ETF passivi.
- ETF passivi: replicano un indice di mercato (come l’S&P 500) senza una gestione attiva. Hanno generalmente commissioni più basse e sono popolari tra gli investitori che cercano un’esposizione diversificata e a lungo termine.
- ETF a replica fisica: acquistano direttamente i titoli che compongono l’indice di riferimento. Offrono trasparenza sulle attività sottostanti e tendono a seguire l’indice con alta precisione.
- ETF a replica sintetica: utilizzano derivati finanziari (come i contratti swap) per replicare l’andamento dell’indice, senza acquistare i titoli fisici. Possono presentare un rischio maggiore, ma permettono l’accesso a mercati difficili da replicare fisicamente.
Investire in ETF conviene?
Le caratteristiche alla base degli ETF li rendono strumenti davvero molto interessanti. Tra gli aspetti più utili da sottolineare, ricordiamo in primo luogo la facilità di negoziazione (anche grazie alla presenza dei migliori broker di trading online). In secondo luogo, gli ETF – essendo gestiti in modo passivo – non cercano mai di battere il mercato, legandosi semplicemente ad una replica.
La loro natura diversificata e trasversale, permette inoltre di esporti su diverse asset class, diluendo sia la componente del rischio, sia la partecipazione all’interno del mercato. Una caratteristica simile è presente solamente negli exchange traded fund. Di contro, è tuttavia importante sottolineare anche l’altra faccia della medaglia, ossia la presenza dei rischi (da dover sempre considerare).
Un ETF, non è infatti scevro dalla volatilità del mercato e potrebbe seguire un andamento ribassista di un segmento di asset class, generando così perdite. Il valore di un ETF potrebbe inoltre deviare dall’indice o asset di replica, causando per l’appunto la cosiddetta deviazione. Questo tracking error (termine tecnico) può derivare dalle variazioni nella liquidità, scostamenti dei costi e fluttuazioni del mercato imprevedibili.
Come investire in ETF
Sappiamo che investire in ETF da solo, per la prima volta, può essere complicato. Per questo motivo, i nostri esperti hanno creato questa semplice guida step by step su come negoziare exchange traded fund:
- seleziona un broker che ti permetta di accedere al mercato degli exchange traded fund in modo autonomo (puoi optare sui migliori broker, oppure sulle piattaforme bancarie, che risultano tuttavia meno convenienti);
- carica un deposito iniziale, ricordando che è possibile iniziare ad investire in ETF da soli 100 euro;
- cerca l’ETF, utilizzando la barra di ricerca all’interno della piattaforma e valutando parametri, TER sui costi e potenziale rendimento atteso;
- investi: puoi semplicemente inserire il valore da acquistare per aprire la posizione (al rialzo o al ribasso) e dare conferma. Ricorda di tenere sempre sotto controllo il portafoglio, per eventuali bilanciamenti in corso d’opera.
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Su quale ETF investire?
Attualmente puoi selezionare diverse asset class di exchange traded fund, diversificando al quadrato l’allocazione del tuo capitale. Ecco in quale ETF puoi investire:
- ETF obbligazionari: investono in obbligazioni, che possono includere titoli di Stato, obbligazioni corporate o municipali. Sono adatti a chi cerca stabilità e rendimenti più stabili rispetto al mercato azionario.
- ETF di indici azionari di singoli mercati o nazioni: replicano indici azionari di paesi specifici, come Italia, Svizzera, Germania o Stati Uniti. Permettono di investire nel mercato di una singola nazione con un unico strumento.
- ETF settoriali: offrono esposizione a settori specifici, come tecnologia, sanità, energia, o finanza. Ideali per chi desidera concentrare i propri investimenti su aree di mercato con potenziale di crescita.
- ETF di materie prime: permettono di investire in materie prime come oro, argento, petrolio, o grano. Possono essere a replica fisica (acquistando la materia prima), o sintetica (tramite derivati).
- ETF di criptovalute: offrono esposizione al mercato delle criptovalute, come Bitcoin, o Ethereum, senza doverle possedere direttamente. Sono strumenti ancora nuovi, con rischi elevati e spesso una maggiore volatilità.
Come scegliere un ETF
Per scegliere un ETF in modo efficace, è importante valutare alcuni parametri fondamentali, seguendo una metodologia oculata e volta all’ottenimento di potenziali profitti.
1. Costi di gestione
Gli ETF hanno commissioni di gestione annuali, espresse come percentuale del capitale investito (TER – Total Expense Ratio). Questi costi possono variare considerevolmente: ETF passivi hanno in genere spese più basse, spesso inferiori allo 0,2%, mentre ETF attivi possono arrivare all’1% o oltre. Poiché i costi riducono direttamente i rendimenti netti, è vantaggioso scegliere ETF con commissioni contenute, soprattutto per investimenti a lungo termine.
2. Rendimento storico
Anche se le performance passate non garantiscono successi futuri, il rendimento storico può offrire un’idea della stabilità e della coerenza dell’ETF rispetto all’indice di riferimento. Analizzare il rendimento su diversi periodi (1, 3, 5, 10 anni) aiuta a capire come l’ETF ha reagito in mercati diversi, incluse fasi di crescita e di crisi. Inoltre, confrontare il rendimento dell’ETF con quello dell’indice di riferimento evidenzia se l’ETF riesce a seguire bene il benchmark, o mostra una “tracking error”.
3. Volatilità e rischio
Valutare la volatilità di un ETF permette di comprendere quanto il suo valore tende a oscillare. Gli ETF che investono in mercati o settori più specifici, come quelli tecnologici, o i mercati emergenti, possono essere più volatili, quindi soggetti a variazioni di prezzo più ampie. Per gli investitori con una bassa tolleranza al rischio, ETF con minore volatilità, come quelli obbligazionari, possono essere più adatti. Inoltre, il rapporto tra rendimento e volatilità (indice di Sharpe) può aiutare a valutare l’asset.
4. Liquidità
La liquidità è un aspetto chiave nella scelta di un ETF. Gli ETF con volumi di scambio elevati sono più facili da acquistare e vendere a prezzi in linea con il loro valore intrinseco, riducendo il rischio di spread elevati (la differenza tra il prezzo di acquisto e di vendita). Un ETF molto scambiato tende ad avere spread più bassi e un prezzo più stabile, mentre uno meno liquido può avere costi di transazione maggiori e presentare difficoltà in caso di vendita rapida.
Migliori ETF per investire
📈 ETF (Exchange Traded Fund) | 🏆 Valutazione |
iShares Core Growth Allocation ETF (AOR) | 9.9 |
Vanguard Balanced Index Fund ETF (VBINX) | 9.8 |
iShares MSCI ACWI ETF (ACWI) | 9.7 |
SPDR Portfolio S&P 500 High Dividend ETF (SPYD) | 9.5 |
Invesco S&P 500 High Dividend Low Volatility ETF (SPHD) | 9.4 |
Vanguard Total World Stock ETF (VT) | 9.3 |
Vanguard Total Bond Market ETF (BND) | 9.2 |
Schwab U.S. Aggregate Bond ETF (SCHZ) | 9.0 |
Xtrackers MSCI All World ex U.S. Hedged Equity ETF (DBAW) | 8.9 |
iShares MSCI EAFE Min Vol Factor ETF (EFAV) | 8.8 |
Fidelity Multi-Asset Income ETF (FMAI) | 8.6 |
First Trust Multi-Asset Diversified Income Index Fund (MDIV) | 8.5 |
SPDR SSGA Global Allocation ETF (GAL) | 8.4 |
Invesco Global Asset Allocation ETF (PSMG) | 8.3 |
iShares Core Conservative Allocation ETF (AOK) | 8.1 |
Vanguard Growth & Income Fund ETF (VQNPX) | 7.9 |
SPDR Blackstone / GSO Senior Loan ETF (SRLN) | 7.7 |
Global X SuperDividend ETF (SDIV) | 7.5 |
JPMorgan Ultra-Short Income ETF (JPST) | 7.4 |
Vanguard International High Dividend Yield ETF (VYMI) | 7.2 |
Abbiamo proposto una lista di alcuni tra i migliori ETF misti da considerare per il 2024/2025, caratterizzati da una combinazione di asset azionari e obbligazionari.
Dove investire in ETF?
Abbiamo a lungo parlato dell’importanza di investire in ETF utilizzando solamente piattaforme professionali ed in regola. Questo significa che i broker devono possedere reali licenze ed autorizzazioni, proteggendo i dati personali degli investitori che si registrano. Opta inoltre su intermediari con zero commissioni sulla gestione (bassi spread) e con un conto demo valido per effettuare i primi test.
Classifica dei migliori broker per investire in ETF:
Come investire in ETF in banca
Da diversi anni a questa parte, è possibile investire in ETF in Borsa anche tramite banca. Questa tipologia di intermediari, risulta tuttavia ancora anni luce lontana dalle proposte dei migliori broker di trading online. I costi sono infatti proibitivi e le piattaforme operative sono molto complicate da utilizzare, soprattutto per un principiante.
A titolo informativo, vediamo in ogni caso quali banche permettono di comprare ETF.
Investire in ETF con Fineco
FinecoBank offre una piattaforma completa per investire in ETF, accessibile sia tramite il sito web che tramite l’app mobile. Gli utenti possono scegliere tra un ampio catalogo di ETF su mercati globali e settoriali, approfittando di una gestione mediamente intuitiva e strumenti di analisi avanzati. Inoltre, Fineco permette di impostare piani di accumulo automatico (PAC) sugli ETF, rendendo l’investimento regolare con piccole somme periodiche.
Investire in ETF con Revolut
Revolut permette di investire in ETF direttamente dall’app, offrendo un’esperienza semplificata e accessibile per gli investitori, soprattutto per i più giovani e chi preferisce investire piccole somme. Sebbene Revolut non offra una gamma di ETF così ampia come le piattaforme tradizionali, copre gli indici principali e alcuni settori popolari. Uno dei vantaggi di questo intermediario è l’accessibilità: l’app permette infatti di investire frazioni di ETF in totale autonomia.
Investire in ETF con UniCredit
UniCredit offre l’accesso a un vasto numero di ETF tramite la sua piattaforma di trading, disponibile sia in filiale che online attraverso l’app e il sito di Banca Multicanale. La banca fornisce assistenza agli investitori con report e analisi dettagliate per aiutare nelle decisioni, nonché il supporto degli esperti della banca per coloro che necessitano di consulenza. Le commissioni di trading possono risultare abbastanza alte rispetto a quelle delle piattaforme esclusivamente online, ma UniCredit compensa con un servizio personalizzato e affidabile.
Investire in ETF con Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo dà l’opportunità di investire in ETF sia tramite filiali fisiche che tramite il suo servizio di banca online e applicazione. La banca offre un’ampia scelta di ETF, che spaziano dai settori tecnologici ai mercati emergenti, permettendo di diversificare il portafoglio. Per chi è meno esperto, fornisce servizi di consulenza e strumenti di analisi che aiutano a scegliere i fondi in base ai propri obiettivi e alla propensione al rischio. Le commissioni di Intesa sono in linea con quelle di altri istituti finanziari di prestigio.
Investire in ETF con Poste Italiane
Poste Italiane offre un’opzione semplice e accessibile per investire in exchange traded fund tramite il servizio di consulenza finanziaria Poste Investo. Questo servizio consente agli investitori di ottenere supporto nella scelta di ETF e di impostare piani di investimento basati sui propri obiettivi di risparmio e di rendimento. Poste Italiane, con una presenza capillare sul territorio, è particolarmente indicata per chi preferisce un approccio tradizionale e necessita di consulenza. Resta ben lontano dai servizi dei broker.
Investire in ETF: rischi e vantaggi
👍 Pro di investire in ETF:
- diversificazione immediata e ampia;
- costi di gestione generalmente bassi;
- accesso a vari mercati e settori;
- liquidità elevata per comprare/vendere facilmente;
- strumento trasparente e regolamentato.
👎 Rischi di investire in ETF:
- rischio di mercato, soprattutto con ETF settoriali;
- commissioni di trading, che possono sommarsi;
- rendimento limitato ai benchmark (soprattutto ETF passivi);
- potenziale volatilità in ETF su mercati specifici;
- rischio di controparte negli ETF a replica sintetica.
Investire in ETF: libri consigliati
📚 Libro | 🖊️ Autore |
“A Complete Guide to the ETF Investing” | Scott J. Kotaska |
“The ETF Book: All You Need to Know About Exchange-Traded Funds” | Richard A. Ferri |
“The Bogleheads’ Guide to Retirement Planning” | Taylor Larimore, Mel Lindauer, Richard A. Ferri, Laura F. Dogu |
“Common Sense on Mutual Funds” | John C. Bogle |
“The Little Book of Common Sense Investing” | John C. Bogle |
“ETF Investment Strategies: Best Practices from Leading Experts on Constructing a Winning ETF Portfolio” | Aniket Ullal |
“The Little Book of Common Sense Investing” | John C. Bogle |
Nella tabella in alto abbiamo racchiuso, tramite un’analisi accurata, quelli che secondo noi sono i migliori libri per investire in ETF.
Considerazioni finali
Gli ETF stanno crescendo molto sul mercato mondiale perché sono semplici da gestire e per questo la loro domanda potrebbe crescere ancora. Per questo motivo, meglio trovarsi pronti ed accedere a questo mercato in modo graduale, magari partendo da un ottimo conto demo a costo zero, proposto dai migliori broker per investire in ETF.
FAQ
Ti proponiamo a seguire le principali domande frequenti su investire in Borsa su ETF.
Investire in ETF è sicuro?
Può esser considerato sicuro solo se si usano piattaforme altrettanto sicure. Ricorda però che investire in modo sicuro in ETF non è sinonimo dell’affermazione “gli investimenti in ETFs sono sicuri”.
Gli ETF sono rischiosi?
Tutti gli investimenti sono rischiosi, altrimenti non sarebbero appunto da considerare tali. Sicuramente gli ETF rispetto alle altre tipologie di investimenti, hanno un livello di rischio minore.
Fare trading in ETF conviene?
Si, potrebbe esser oggi una scelta conveniente specie in una strategia di diversificazione del proprio portafoglio, il cui scopo è sempre quello di abbassare l’indice di rischio.